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Detrazione fiscale caldaia 2024: come ottenerla

Come tutti sappiamo il Governo Italiano a partire dal 17 febbraio 2023 ha decretato lo stop allo sconto in fattura caldaia, non ha tolto però la possibilità di usufruire dell’Ecobonus. I Bonus Caldaia 65% e 50% infatti sono comunque accessibili con la detrazione fiscale sulla propria dichiarazione dei redditi annua.

Richiedere la detrazione fiscale caldaia è molto semplice, in quanto non servono complicati adempimenti burocratici. Inoltre, come per lo sconto in fattura, i vantaggi economici si applicano sui costi complessivi dei lavori per la sostituzione della caldaia, quindi per i materiali e la manodopera.

In generale, è importante affermare che per accedere a questi incentivi è necessario sostituire la vecchia caldaia con un nuovo generatore di calore più efficiente, ad esempio  una caldaia a condensazione in classe A (alimentazione a Gas), una pompa di calore (alimentazione ad elettricità), oppure un sistema ibrido (caldaia a gas con integrata una pompa di calore elettrica).

Detrazioni fiscali caldaia: quali sono i Bonus disponibili

Per la sostituzione della caldaia, gli incentivi più utilizzati sono il Bonus Casa e l’Ecobonus, in quanto consentono un’intervento più specifico e meno dispendioso rispetto al Superbonus, peraltro diventato poco accessibile con lo stop allo sconto in fattura e le limitazioni per le unifamiliari.

Per l’installazione di una nuova caldaia con Bonus è quindi importante sapere che:

  • Si ha diritto alla detrazione 50% in caso della sola sostituzione della vecchia caldaia con una nuova caldaia a condensazione in classe A o superiore.
  • Si ha diritto alla detrazione 65% quando, oltre a sostituire la caldaia con un modello più efficiente, si provvede anche a dotare l’impianto di riscaldamento dei sistemi di termoregolazione evoluta. Ovvero installa termovalvole per i termosifoni e del termostato modulante.

Chi consente la detrazione fiscale caldaia? E quali sono i requisiti?

I termoidraulici e le aziende installatrici con regolare partita IVA consentono di  usufruire della detrazione fiscale.

Tra i requisiti fondamentali per l’accesso alle agevolazioni fiscali, infatti, ci sono:

  • l’emissione di regolare fattura da parte dell’installatore,
  • il pagamento tracciato della fattura da parte del cliente (mai in contanti),
  • l’emissione del libretto dell’impianto che certifica la sostituzione della caldaia
  • la pratica ENEA.

Le ditte installatrici di caldaie a condensazione che consentono tale opportunità, devono quindi essere ditte serie ed in regola, in quanto gli idraulici fai da te, oltre a non offrire le garanzie di un lavoro a regola d’arte, non consentono di ottenere tutta la documentazione necessaria.

Bonifico parlante per le detrazioni fiscali: come compilare la causale?

Per usufruire dell’Ecobonus, qualunque esso sia, è necessario pagare con un bonifico parlante che richiami il “filone” di appartenenza dei lavori svolti (ristrutturazione edilizia, risparmio energetico, ecc ecc)

Solitamente il bonifico si esegue in questo modo:

  • Causale bonifico: Lavori volti al risparmio energetico ai sensi art. 1, co. 344-347, L. 27/12/2006, n. 296
  • Inserire il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • Inserire il numero di partita Iva o il codice fiscale dell’azienda o professionista che ha effettuato i lavori.
  • indicazione del filone di appartenenza dei lavori: generalmente le banche hanno un menù a tendina nella pagina del bonifico
  • inserimento dell’importo fedele alla fattura

Quando conviene acquistare la caldaia con la detrazione fiscale?

Negli ultimi anni, gli incentivi fiscali e la prospettiva del risparmio energetico ottenibile con le nuove caldaie a condensazione, stimato fino al 30% sui consumi di gas, hanno determinato un forte aumento della richiesta di installazioni e sostituzioni delle caldaie.

Acquistare la caldaia con la detrazione fiscale, in generale, conviene sempre, in quanto consente di sostituire il vecchio generatore risparmiando fino al 65% sui costi complessivi dell’installazione.

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Conversione Watt in BTU o viceversa

 





 

In questo articolo spiegheremo cosa sono i watt e i BTU e come è possibile calcolare la loro conversione

Watt
Unità di misura della potenza che viene utilizzata dal sistema internazionale. In Watt si misura la potenza di un elettrodomestico e ci consente di calcolare l’energia consumata. In particolare ciò che interessa maggiormente è il watt/ora, ovvero il consumo di un elettrodomestico per ora di utilizzo (più usato il kilowatt/ora pari a 1000 watt/h).

BTU (British Thermal Unit)
È un’unità di misura dell’energia, ed è utilizzato spesso al posto dei Watt (W). Una BTU è definita dalla quantità di calore richiesta per alzare la temperatura di 454 grammi di acqua da 60 a 61 gradi Fahrenheit. Le BTU/h sono solitamente utilizzate nella definizione del potere refrigerante dei sistemi di condizionamento degli ambienti come anche del potere calorifico dei combustibili.

Per convertire W in BTU/h, basta sapere che 1 W corrisponde a 3,41 BTU/h. Quindi per passare da BTU/h a Watt si divide per 3,41; per passare da Watt a BTU/h si moltiplica per 3,41.

Convertitore BTU
Immetti un valore in Watt per convertirlo in BTU/h (o viceversa):

Watt

 
BTU/h















 

 

Condizionatori in condominio, cosa sapere

Quando si installa un condizionatore in un abitazione facente parte di un condominio ci sono due aspetti fondamentali da considerare: la rumorosità dell’impianto e dove viene installata l’unità esterna, in quanto non deve arrecare problemi estetici alla facciata.

LE PICCOLE REGOLE DA RISPETTARE

Quando un condizionatore viene installato sul balcone di casa propria, il proprietario è nel pieno dei suoi diritti, non ha quindi necessità di autorizzazione né di richiedere un particolare permesso. Per legge, è importante però rispettare cinque regole in modo da non ledere gli altri condomini:

  • Informare preventivamente l’amministratore di condominio
  • L’obbligo di non danneggiare il decoro architettonico dell’immobile (l’estetica della facciata)
  • Installare l’impianto in orari consoni  senza disturbare i condòmini 
  • L’obbligo di rispettare delle distanze minime tra balconi e finestre, se l’installazione del condizionatore viene effettuata sulla facciata dell’edificio (previo permesso condominiale)
  • L’attenzione alla normativa e alle autorizzazioni comunali

I DOVERI DEL PROPRIETARIO DI CASA

L’articolo 1122 del codice civile stabilisce cheil condomino non può eseguire opere che rechino danno alle parti comuni ovvero determinino un pregiudizio alla stabilità, alla sicurezza o al decoro architettonico dell’edificio.”

In base all’articolo sopra descritto se il proprietario di casa desidera montare un impianto di condizionamento sul suo balcone, deve prima avvisare l’amministratore di condominio, che riferirà la notizia all’assemblea ordinaria. È un obbligo che riguarda soltanto le parti comuni della proprietà immobiliare (in questo caso il balcone di casa). Non servirà un voto per l’autorizzazione dei condòmini, ma questi dovranno essere informati.

TUTELA DELL’ESTETICA DEL CONDOMINIO

Se per installare un condizionatore non è necessaria l’approvazione dell’assemblea, il voto è necessario per tutelare il decoro estetico della facciata dell’edificio. In questo caso l’assemblea ha il diritto di esprimere il suo disaccordo per evitare che si rischi una lesione alla facciata di proprietà comune. La necessità di rivolgersi a un perito per valutare la situazione dipende da diversi fattori: il comportamento degli altri condòmini, le dimensioni dell’impianto, la posizione scelta per l’unità.  

Per evitare qualsiasi tipo di problema, dove è possibile, l’ideale è montare l’impianto su un balcone che affacci su una parte interna dell’edificio.

RUMORI E DISTANZE MINIME

Bisogna stare molto attenti alla rumorosità di un condizionatore in quanto i rumori dell’impianto possono risultare fastidiosi per i condòmini. Il codice civile ha posto il divieto delle immissioni acustiche «superiori alla normale tollerabilità», un parametro che si stabilisce con una perizia fonometrica. Per evitare che si arrivi a tanto, in fase di acquisto (per informazioni su acquisto condizionatore clicca qui) è bene valutare un modello anche in base alla silenziosità dell’apparecchio.

Per quanto riguarda le distanze minime da rispettare, il condizionatore non può essere fissato alla parte inferiore del balcone del piano superiore a quello del vicino. La legge tutela il diritto del proprietario, a cui viene tolta la possibilità di utilizzare la metratura di pertinenza del suo immobile. La soglia minima da rispettare (art. 905 CC) è di 1,5 metri quando l’installazione di un condizionatore può ledere spazio e distanze di vedute panoramiche.

Quando si deve installare un condizionatore in condominio, la normativa è chiara su come deve comportarsi un padrone di casa: ecco perché prima di un acquisto è importante conoscere tutte queste informazioni. Aiuteranno a capire quale modello scegliere anche in base all’edificio in cui si vive.

 

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Pompe di Calore Olimpia Splendid
Breve Descrizione di una pompa di calore

Le pompe di calore sono macchinari completamente ad energia elettrica, in grado di trasferire energia termica, da un ambiente più freddo ad uno più caldo. Ad esempio, per il riscaldamento invernale di un edificio, una pompa di calore opera sottraendo calore all’ambiente esterno, per fornirlo agli spazi interni, mantenendoli al caldo.  Alcuni di questi apparecchi sono reversibili e permettono sia di riscaldare gli ambienti che di raffreddarli, quindi possono essere utilizzati durante tutto l’anno. Questo apparecchio oltretutto è in grado di riscaldare addirittura l’acqua calda sanitaria abolendo completamente l’uso di altri apparecchi come caldaia o scaldacqua.

Secondo la normativa europea in tema di energia, se il calore (energia termica) recuperato da una pompa di calore è superiore in maniera significativa alla quantità di energia elettrica necessaria al suo funzionamento, esso è considerato fonte di energia rinnovabile.

Pompe di calore Olimpia Splendid

Con le pompe di calore Olimpia Splendid è possibile garantire una climatizzazione annuale da fonti rinnovabili sfruttando la tecnologia inverter, in grado di rinfrescare in estate e scaldare in inverno, grazie all’inversione del ciclo di funzionamento.
Le pompe di calore inverter Olimpia Splendid sono adatte per l’edilizia in classe energetica ErP* A+ e A++.

 

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Serie Klint, Eurorama

Eurorama è un’azienda di rubinetteria da sempre impegnata nel proporre soluzioni estetiche di design ed innovative. Nella loro filosofia pensano che ognuno debba poter trovare nei loro prodotti il proprio stile, il proprio modo di concepire la quotidianità, lasciandosi stimolare e affascinare. Si impegnano quotidianamente a divulgare l’eccellenza artigiana dello stile Italiano.

 

La serie Klint promuove una rubinetteria con miscelatore dai lineamenti quadrati ma non troppo, infatti il corpo si presenta in forma tonda e solo la manopola ha dei lineamenti quadrati, ideale a chi piace l’arte moderna ma non vuole quei tipici lineamenti marcati.

Miscelatore bidet
Miscelatore doccia con deviatore
miscelatore doccia
miscelatore lavabo prolungato
miscelatore lavabo
miscelatore vasca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Impianto idraulico: tubi in rame o multistrato? Le differenze!

Fino e poco tempo fa’ la scelta su come costruire un nuovo impianto era tra i tubi in rame o in polietilene. Ormai da pochi anni il multistrato è la nuova tecnologia di tubi che molti installatori stanno preferendo.

Tubi in Rame

Se parliamo di durevolezza o resistenza il rame è un materiale sicuramente più adatto, resiste agli urti e può quindi essere utilizzato per qualunque tipo di tubatura, inoltre si presta ad essere facilmente piegato. È un materiale estremamente durevole negli anni, e questo assicura impianti che restano affidabili anche a distanza di decenni dalla loro costruzione. Da non sottovalutare anche il fatto che questo tipo di tubatura può essere saldata e questo lo rende un materiale facilmente riparabile, qualora se ne dovesse verificare la necessità, senza dover ricorrere a manodopera specializzata o particolarmente invasiva.

 

 

 

Tubi in Multistrato
Tubi in Multistrato

Il tubo in multistrato, è una nuova tipologia di tubazioni, composta sempre da polietilene reticolato, ovvero sottoposto ad un processo chimico che irrobustisce la struttura molecolare e ne aumenta le caratteristiche di resistenza al calore. È inoltre inserito uno strato intermedio di alluminio, necessario a mantenere impressa la curvatura del tubo. Le giunzioni tra i diversi tubi vengono realizzate con pinze pressatrici apposite e tenute con gli oring ad alta densità. È semplice da posare, ed è possibile realizzare anche a mano le curvature mentre con il rame è necessario usare la piegatubi.

 

Se paragonati dal punto di vista delle caratteristiche fisico-meccaniche, il rame risulta di gran lunga superiore sia nella durata sia nella resistenza rispetto al multistrato. Ma non è solo per questo che viene preferito il suo utilizzo.

Analizzando infatti quello che riguarda la sicurezza per la nostra salute, il rame, essendo un materiale naturale, che per millenni è stato usato nella produzione di condutture e contenitori di cibi e bevande, ci garantisce la sua totale assenza di tossicità, comprovata dal duraturo utilizzo. È  un materiale del tutto impermeabile, per cui non assorbe sostanze organiche, inoltre grazie alle proprietà batteriostatiche che presenta, previene la riproduzione di virus e batteri che possono trovarsi nell’acqua proveniente da vecchie tubature in ferro, caratteristica molto importante quando parliamo di sostanze che ingeriamo, come l’acqua potabile. Inoltre il rame sopporta bene il surriscaldamento, senza subire deterioramento, un ulteriore motivo per cui si presta bene ad essere utilizzato per gli impianti idrici sanitari. L’acqua calda infatti, dopo aver attraversato le tubature riscaldandole, viene in contatto con la nostra pelle quando ci laviamo. Risulta estremamente importante quindi, che quest’acqua non trasporti con se tracce del materiale che attraversa.

Per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento, anche in questo caso l’utilizzo del rame anche è una scelta obbligata , in quanto il multistrato quando raggiunge le temperature elevate, subisce notevoli dilatazioni termiche, e alla lunga può generare fastidiose perdite nei punti di raccordo.

Infine c’è da considerare anche l’aspetto ambientale; il rame è un materiale riciclabile al 100%, ed il suo utilizzo riduce notevolmente l’impatto ambientale, sia nella realizzazione, che in un ipotetico smaltimento futuro.

Per quanto riguarda l’aspetto economico, il costo di un impianto idraulico in rame è sicuramente più elevato di un impianto in multistrato, ma ragionevole se considerato in prospettiva di qualità e duratura dell’impianto, non a caso quando presente, è un valore aggiunto all’immobile.

Ci sarebbe ancora tanto da dire e magari in altri articoli potremmo sviscerare a fondo tutte le caratteristiche sia di una tubatura che dell’altra.

Per qualsiasi approfondimento e chiarimento potete recarvi in sede e consultare i nostri tecnici al banco vendita, nella nostra pagina contatti troverete i nostri recapiti telefonici e i nostri indirizzi per raggiungerci.