Ricerca per:
Vuoi verificare se un’impresa è certificata Fgas? Ecco come!

Chi può operare sulle apparecchiature di gas refrigerante?

Solo il personale in possesso della certificazione F-GAS può operare su apparecchiature di gas refrigerante. “Attività di installazione, riparazione, manutenzione, assistenza o smantellamento di apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore fisse contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra”

Dal 2013 è obbligatorio per le operazioni di installazione, verifica e controllo delle eventuali perdite di gas refrigerante possono essere effettuate solamente dal personale certificato F-gas e iscritto al Registro Nazionale delle persone delle imprese certificate.

Il lavoro effettuato infatti dovrà poi essere registrato sul portale F-Gas.

C’è un modo per verificare se l’impresa a cui ho affidato i lavori è certificata F-Gas?

Certo che c’è, ed è facile ed immediato controllare.

La camera di commercio ha messo a disposizione un sito web proprio per questo tipo di operazioni. Basta infatti andare su www.fgas.it, il nuovo portale per tutte le operazioni inerenti ai gas fluorurati. Nella sezione Ricerca Imprese è possibile sapere se una ditta è certificata o meno.

Per ricercare se una ditta è certificata F-Gas clicca qui

Su questo sito sono censite tutte le ditte italiane certificate F-Gas. E’ possibile fare una ricerca impostando numerosi filtri: di regione e provinciaCodice fiscale installatore o manutentore; Ragione Sociale, tipo di Attività ed Profilo dove dovrete impostare “in possesso di certificato“ per far apparire appunto l’elenco delle sole aziende certificate, infine cliccare su Visualizza per far comparire l’elenco.

A questo punto avrete due strade:

  • Impresa trovata dove potrete cliccare per vederla in dettaglio
  • Nessun dato  l’Azienda NON è certificata o potreste aver compilato in modo errato.  Per esserne sicuri richiedete all’Azienda in questione una visura camerale recente  in cui possiate verificare senza nessun dubbio l’iscrizione, i requisiti tecnici e  la certificazione FGAS.

E’ possibile controllare anche se una singola persona è certificata F-Gas?

Certo, dal portale FGAS si può verificare anche  se una persona sia in possesso dei requisiti FGAS, basta infatti che anziché andare nella sezione ricerca imprese si vada nella sezione Ricerca Persone

Per ricercare se una persona è certificata F-Gas clicca qui


Anche qui è possibile fare una ricerca impostando molti filtriNazione e RegioneCodice Fiscale della persona da ricercare come installatore o manutentore, Cognome,  Attività a cui si fa riferimento (Attività di installazione, riparazione, manutenzione, assistenza o smantellamento di apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore fisse contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra ), Profilo dove dovrete impostare “in possesso di certificato rilasciato secondo il DPR43/2012“ per ricercare solo le persone certificate, a questo punto cliccate anche qui su Visualizza ed otterrete il risultato che vi occorre.

Diffida sempre dal classico tuttofare, un lavoro fatto male ti costa molto molto di più rispetto ad un lavoro fatto da una ditta specializzata.
Manutenzione dell’autoclave: cosa sapere

La manutenzione dell’autoclave è un intervento importante che non deve essere lasciato al caso, ma soprattutto essere eseguito da un esperto professionista del settore.

L’autoclave è un sistema utile che serve ad utilizzare una riserva d’acqua contenuta nei serbatoi ed immagazzinata in modo tale da usufruirne in casi di urgenza. La sua funzione principale è quella di evitare cali di pressione all’interno del circuito dovute ad aperte di molti rubinetti in contemporanea oppure a pressione di impianto idrico troppo bassa.

La manutenzione ha l’obiettivo di verificare che all’interno dell’impianto non ci siano residui o detriti ma anche di tenere sotto controllo la pressione, in modo da fare accendere e spegnere l’autoclave nei momenti di necessità.

Ci teniamo a precisare che un sistema di autoclave privo di serbatoio è un sistema ILLEGALE in quanto priva di acqua le condutture in modo drastico e improvviso, scoraggiamo con forza quindi questo tipo di situazione.

Cos’è oggetto di manutenzione

Uno dei componenti da manutenere è sicuramente il vaso di espansione per la regolazione della pressione dell’autoclave, infatti nel caso in cui il vaso di espansione perde pressione può dare vita a ripetuti cicli di accensione e spegnimento della pompa di circolazione, provocando cosi il suo deterioramento e un danneggiamento del vaso di espansione stesso.

Rientrano nell’ambito dei lavori di manutenzione di questo impianto anche le operazioni di pulizia da detriti contenuti nell’acqua proveniente dalla rete idrica. Purtroppo, nel medio – lungo termine queste
impurità possono risultare dannose per il pressostato dell’impianto (quest’ultimo si occupa di attivare la circolazione della pompa elettrica dell’autoclave), alterandone il suo buon funzionamento.

 

Regole di manutenzione autoclave per un condominio

Per un condominio l’uso dell’autoclave è pressochè fondamentale per garantire la giusta pressione del flusso d’acqua a tutti i condomini.

Secondo le normative vigenti al momento non esiste una  manutenzione dell’ autoclave obbligatoria imposta per legge ai privati. Detto questo però, la legge attribuisce una responsabilità civile all’amministratore condominiale in quanto responsabile della gestione delle acque interne ad uso potabile. L’acqua che esce fuori dall’autoclave deve essere considerata, secondo i parametri del D.lgs. 31/2001, un vero e proprio alimento, come anche stabilito anche dal Regolamento CE 178/2002. Pertanto, secondo la legge, in presenza di un’autoclave un condominio deve predisporre un piano di autocontrollo dell’acqua, al fine di tutelare la salute dei condomini.

 

Per qualsiasi richiesta di preventivo per questo tipo di operazione contattaci subito, clicca qui

Come pulire un box doccia – Consigli utili

Pulizia del box doccia? Diamo dei piccoli consigli!

Ormai i box doccia plastica o cristallo, sono diventati sempre più dei veri e propri oggetti d’arredo per il bagno, tanti tipi e tante forme e massima possibilità di scelta per questo prodotto.

Sappiamo bene però, che come tutte le cose belle, per un box doccia ci vuole molta cura per mantenerlo sempre limpido ed evitare che si creino situazioni anti igieniche come muffe, impurità e strisce di calcare.

Proviamo così a dare dei piccoli consigli tecnici su come pulire un box doccia

Il primo consiglio fondamentale che possiamo dare è quello di asciugarlo subito dopo l’utilizzo, in maniera tale da togliere eventuali schizzi di sapone e shampoo ma soprattutto evitare che le strisce d’acqua si trasformino in strisce di calcare; prendete quindi una spazzola tergivetro (che trovate nel nostro punto vendita) per rimuovere l’acqua presente e di un panno in microfibra ben asciutto da passare sulla superficie.

Il secondo consiglio che possiamo dare riguarda il principale nemico della trasparenza del vetro e come sconfiggerlo: il calcare. Per avere una minore formazione di calcare, come già anticipato prima, è quella di asciugare sempre il vetro.

Un prodotto molto utile per pulire il box doccia dal calcare è il Citrus, al quale abbiamo dedicato un intero articolo (leggi qui), che potete usare come un normale detersivo di casa e lo potete trovare tranquillamente nel nostro punto vendita

 

C’è differenza nel pulire un box doccia in cristallo o in plastica?

Molto spesso ci fanno questo tipo di domanda, diamo una risposta molto semplice, sia che abbiate pareti in plastica sia se le avete in cristallo, non c’è nessuna differenza per il metodo di pulizia da utilizzare.